PERCHE’ QUESTO BLOG prime considerazioni dopo 10 giorni on line

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Cari blognauti del fundraising,

dopo 10 giorni online voglio condividere con voi alcune riflessioni sul mondo dei blog. Sono convinto che lo spirito che anima le tastiere e gli sforzi di ogni blogger, in questo caso sul fundraising e il nonprofit, sia principalmente uno spirito di condivisione e confronto, di voglia di migliorare le proprie competenze e trasmetterle a chi si deve occupare di queste tematiche, nella speranza di essere utili e innovativi.

Naturalmente c’è anche la componente individualistica ed edonistica, una sana voglia di competizione (questo è davvero un bello stimolo per me) e il desiderio di dimostrare alla blogosfera e al “settore” di essere competenti. Ma questi sono elementi positivi, visti i risultati ai quali portano.

Ognuno da il taglio che ritiene migliore, si occupa degli argomenti che gli interessano di più, investe il tempo che ritiene necessario. La missione di questo blog è quella di essere un “manuale operativo di fundraising”, di libero accesso e facile lettura. Quella di Fundraising Now! ad esempio è orientata più sull’innovazione e il fundraising on line, quella di Diario di un Fundraisier sulla condivisione delle esperienze concrete e sulla circolazione delle idee per migliorare la raccolta fondi. Ma per scoprire tutti i più importanti blog sul fundrasing e le loro specificità clicca qui (grazie Paolo!). Inoltre è davvero utilissimo leggere blog stranieri sull’argomento (nonprofitblog ci viene in aiuto), replicare  post di qualità, intervenire commentando altri post: così si contribuisce a creare una comunità di professionisti viva e globale!

In 10 giorni ho ricevuto quasi 300 visite. Tante, poche, non lo so. Ma la cosa bella di internet è che è democratico. Il ranking nei motori di ricerca, il numero e la qualità dei commenti, le statistiche di accesso al blog, dimostrano giorno dopo giorno se stia facendo bene…e non puoi barare! Se vuoi fare bene, devi continuare a migliorare il tuo blog, a investirci tempo e idee, devi essere autorevole. E l’autorevolezza non si compra, si guadagna. In questo internet è insuperabile.

Una cosa che mi fa molto piacere è il percepire uno “spirito di gruppo” dei fundraiser blogger, italiani e stranieri (i blogroll sono lì a dimostrarlo). Spero anche che in Italia si esca presto dall’autoreferenzialità e si riesca a coinvolgere sempre di più un maggiore numero di persone. Solo così renderemo onore ai nostri sforzi e all’arte del fundraising, aiutando la sostenibilità delle soluzioni ai problemi e ai progetti sociali.  

PS: il post che mi è più caro ad oggi è DONA ORA. Ho cercato di mettere in pratica e far toccare con mano le potenzialità del fundraising e anche del web, con i semplici strumenti a disposizione. Partecipa anche tu donando adesso! Replica il post sul tuo blog e aiutami a raggiungere questo piccolo grande obiettivo per i bambini dell’ospedale oncologico di Kiev. Grazie.  Francesco.   

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